Artesacra

Gv6,30-35

Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». Gv6,30-35

Quando prendiamo la tua carne

Come ladri la prendiamo

Succede che il nostro corpo diventa un sepolcro

Perché la prendiamo per consumarla per noi

E non per condividerla con i fratelli

Tu ti lasci prendere lo stesso

il nostro prendere è un gesto di orgoglio

E rivela la nostra ignoranza

Perchè non conosciamo la Tua onnipotenza

E non conosciamo la nostra fragilità

Prendiamo un dono di cui non conosciamo la portata

Stoltezza di chi pensa di prendere e non dare

Incoscienza di chi pensa di usarti

Durezza di cuore di chi non ama se stesso e neanche i tuoi figli

Colui che non si sazia di Te

E’ perché non ti condivide nelle relazioni con i fratelli

Se il vuoto della nostra esistenza ci avvolge

E’ solo perché siamo degli idolatri

Mangiamo e beviamo Te ma il nostro sguardo è rivolto ad altro