Artesacra

At 16,22-34

Egli li prese con sé, a quell’ora della notte, ne lavò le piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio. At 16,22-34

Mi fa pensare la storia di quest’uomo che lavora nelle carceri

Un terremoto nella sua vita un tentato suicido fallito perché è intervenuto Dio

Pulire le piaghe dei carcerati a lui affidati farsi battezzare da loro accoglierli e gioire

Tutto è successo in una notte

La notte porta consiglio ti fa vedere le cose da un’angolazione diversa

Ieri andando in montagna mi sono arrivate una serie di telefonate

E mentre salivo gli chiedevo di volere stare solo con Lui

E quel tempo lo desideravo era nostro

Le telefonate si sono fermate e salendo pregavo in silenzio

Sono arrivato ad una grotta ampia mi sono seduto

C’erano panche e ho continuato a pregare

Le pareti erano nere per il fumo un immagine di S. Michele

Il vento il silenzio il canto degli uccelli

Tutto era al suo posto mi sono perso in quell’armonia

Il nero di quelle pareti affumicate mi davano l’idea dei fumi del mondo

Mi è venuta una tristezza

Ho pensato a come noi ci facciamo male e roviniamo anche le cose belle

Basta fare il nostro per amore e solo per amore per vivere nella gioia

Basta fermarsi anche nel nostro buio senza agitarci

E li Lui ti visita nella tua prigionia lascia perdere i tuoi pensieri o le tue ferite

Certo devi avere rispetto per tue sofferenze ma quel dolore portalo senza agitazione