Artesacra

Lc 6,39-42

Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello». Lc 6,39-42

In un mondo di stolti tutti aprono la bocca senza richieste e danno consigli

Ognuno vuole dare all’all’altro ciò che non riesce a fare neanche con un dito

Se questo mondo parlasse di meno ascolterebbe il canto degli uccelli

C’è un inquinamento acustico che ha passato il limite della sopportazione

Tutti hanno ricette ma al dunque?

Non credere di essere esente da peccato e nella tua stoltezza ti fai maestro

Ama piuttosto fino a dare te stesso e il giudizio che spacca il capello in quattro va via

Oggi quelli che tu chiami ciechi hanno solo bisogno di amore

Amali come loro vogliono essere amati e non come tu pensi di amarli

Questi consiglieri saccenti quando consigliano usano il verbo dovere

Ma appena li tocchi nella carne saltano come un’anguilla spezzata messa nell’olio bollente

Ama e mettiti al servizio con quel silenzio che fa risaltare la bellezza del fratello

Istruisce più un atto d’amore che paroloni che pensa di capire solo chi parla

Ricordati che un lampada può dare luce nell’emergenza

Ma è meglio aspettare il sole che con la sua luce e il suo calore da sollievo

Cristo Gesù è il solo che da perché è Dio