Infatti non abbiamo portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via. Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci. 1 Tm 6,2c-12
Nasciamo nudi e dipendiamo fino a quando abbiamo l’età giusta per procurarci da mangiare
Partiamo da questo mondo mondo nudi perché per l’altro mondo la porta è stretta a stento ci entriamo
Paolo raccomanda a Tito di accontentarsi e di non guardare a coloro che corrono dietro ai soldi
Entrare nella chiesa non significa diventare ricchi di bene materiali
È un po’ quello che papa Francesco ci chiede
Noi dobbiamo stare attenti a non ostentare la povertà potrebbe offendere coloro che non hanno veramente niente
Imparare a essere liberi dalle cose e dai contesti
Oggi infatti le cose ci fanno essere passivi e non ci permettono di attivarci nel dare il meglio di noi
Se io ho il looch per ogni circostanza per farmi accettare dagli altri
Dimmi a che serve che io ami?
Da come mi vesto gli altri mi riconoscono e stiamo tutti bene insieme…frutto è il piattume
La diversità è sempre sinonimo di paura
L’uniformità è povertà intellettuale e mancanza di cuore
Se tu hai di che mangiare e vestire puoi arricchire il mondo di ciò che tu sei
È proprio questa ricchezza che manca oggi siamo diventati delle pietre spigolose
Forse è tempo che chiediamo umilmente a Qualcuno che ci aiuti a rompere queste corazze che ci sovrastano
Per fare uscire da noi l’essenza dell’amore