Artesacra

Rm 14,7-12

Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio. Rm 14,7-12

È una bellissima espressione che ci responsabilizza e da gloria a Dio

In questa espressione non ci sono margini per quel giustificazionismo becero

Dove la dignità dell’uomo viene a essere umiliata

L’uomo che sa di rendere conto a Dio sa anche di avere avuto dei doni

Sa di essere stato amato di un amore particolare

Ma quello che sa di più e tiene nel profondo del suo essere

È la relazione vera che ha con il Padre

È proprio questa relazione vera

Dove l’amore ricevuto e quello dato presenta una sperequazione infinita

È proprio dell’anima dire al Padre la propria riconoscenscenza

È qualcosa di indefinibile che non ha niente a che fare con le cose ricevute

È quel senso di gratitudine che per essere definito è il non è di tutte le cose belle

È proprio la stessa persona del Padre

Ti voglio bene Padre mio non perché mi ami

Ti voglio bene Padre mio non perché sono sacerdote

Ti voglio bene Padre mio non perché la mia vita è piena

Ti voglio bene perché sei Tu

In questo Tu c’è tutto il bene espresso,non espresso e che non si può esprimere