Artesacra

Lc 13,22-30

“Signore, aprici!” Lc 13,22-30

Non lasciarmi fuori

Tu buon Pastore spingimi ad entrare

Non sono una pecora obbediente

Mi perdo in mille distrazioni

Tutto ciò che colpisce i sensi

Mi fa disobberire al tuo richiamo

Abbi pazienza non chiudere la porta

Non lasciarmi fuori

Per il mio amore imperfetto

Non sono generoso e ciò che mio trattengo

Il palmo della mano rimane sempre chiuso

Non chiedo e non do così vado in pari

Il mio amore ha i guanti

Così con il fratello ho la minima distanza

Non mi sporco ma almeno mi inganno

Quanto sono superficiale?

Abbi misericordia non chiudere la porta

Non lasciarmi fuori

Dirtelo per la terza volta

Il mio cuore saggio denuncia alla mia mente la sua stoltezza

Ti voglio ricordare i tempi che sei stato con me

E non i tempi che mi hai chiesto di stare con te

Mi beo del mio misero io che ti analizza

Non godo della bellezza del perderrmi in te

La beatitudine di sapermi con te

Viene inquinata dalla presunzione della mia sicurezza

Sotto questo cielo niente è sicuro

Allora ti prego chinati su di me non chiudere la porta

So che la porta è stretta perché mi hai avvisato

A me basta il tuo sguardo per sapere chi sono

Come un bambino segue lo sguardo della mamma quando viene allattato

Allora anch’io so di esistere

Ti prego non lasciarmi fuori