Artesacra

Mc 10,28-31

gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi».

Mc 10,28-31

Spesso tutti pensiamo che il passaggio sia quantitativo

Pensate a cento socere la vita sarebbe un’ecatombe

Il passaggio è qualitativo

Francesco quando lascia tutto nella piazza d’Assisi

Si guarda intorno lascia il padre e accoglie come fratelli i poveri

La sua relazione paterna è ormai alla frutta

Nei poveri vede il padre la madre la sorella il fratello

Poi nel cantico delle creature ci fa vedere la sua relazione con le cose

Francesco quando lasciava un luogo che l’aveva accolto

Andava a ringraziare il letto la grotta perché l’avevano accolto

E avevano ascoltato i suoi sospiri

E’ la relazione con le persone e le cose

Che dobbiamo qualificare e valorizzare

E’ nell’amore che dai che si moltiplicano le relazioni

Certe volte vedo una deresponsabilizazione nelle relazioni

E’ sempre colpa degli altri sono sempre gli altri a sbagliare

Più di una volta ho osservato questo fatto:

Spesso vedo che quando un bambino cade o si fa male

la madre per consolarlo nel suo pianto fa picchiare la staccionata

o fa battere il piedi per terra se cade per strada

a parte vedere il bambino intontito e meravigliato

che deve menare qualcosa che non gli ha fatto niente

Semmai deve essere lui a chiedere scusa nella fretta queste piccole cose non le capiamo

Lasciare tutto per il Signore è avere tutto nel Signore

E poiché Lui è il primo e l’ultimo

Vicino a Lui saranno coloro che hanno ampliato le relazioni d’amore